Post pubblicato in ricorrenza del D.L n° 44 del primo aprile 2021.
La libertà è partecipazione, ma non si può partecipare senza conoscere e non si può conoscere senza sapere.
Sensazioni di Libertà
Il vecchio sedeva solo, all’ombra di un pino marittimo, nel grande parco adiacente la scuola elementare…
Intorno a lui i bambini festanti, impolverati e sorridenti, si inseguivano, arrossati in volto, a perdifiato, sino a tuffarsi, stremati ma felici, nel prato brullo, quasi fosse un soffice e lindo materasso.
Il giovane, con passo dinoccolato, si avvicinò alla panchina. Aveva il capo coperto dal cappuccio, grossi occhiali scuri, lo smalto scrostato color nero sulle unghie e grandi cuffie argentate a coprirgli interamente le orecchie. Muoveva la testa, china sullo smartphone, ritmicamente, tenendo il tempo di una musica incomprensibile, di cui si udiva soltanto un metallico brusio.
Il vecchio lo scrutò con sospetto, mentre la sigaretta bruciava tra le sue dita magre, aggrottando leggermente la fronte, con fare interrogativo. D’un tratto il giovane si voltò e, sentendosi osservato, abbassò le cuffie e chiese perentorio: “C’è qualcosa che non va? Cosa guardi”.
“Nulla”, rispose il vecchio, “mi incuriosiva la tua maglia… sai cosa c’è scritto?”.
“Certo che lo so… cosa credi sia ignorante? C’è scritto ‘Freedom’ che vuol dire libertà!“.
“E sai cosa significa libertà?” incalzò il vecchio, oramai entrato nel vivo del dibattito.
“Certo che lo so… “ riprese il giovane, stizzito dall’apparente banalità di quel quesito, posto da quello strano personaggio con la barba bianca, in quel pomeriggio assolato di metà marzo. “Libertà significa fare quel che si vuole, quando si vuole… significa rientrare all’ora che mi pare, divertirmi, fregarmene di tutto! Libertà è essere sciolti, pensare solo a sé stessi, non rendere conto a nessuno delle proprie azioni!“.
Il vecchio, udita la risposta, volse lo sguardo verso il giovane e, abbozzando un timido sorriso, disse sommessamente, scuotendo leggermente il capo: “Lascia stare… ho capito… buona giornata”.
“Perché cosa è la libertà?” chiese il giovane incuriosito, oramai interessato a proseguire la conversazione.
“Beh – iniziò il vecchio – la libertà è in primis sofferenza. È consapevolezza, è guardare in faccia la realtà, anche se dolorosa. La libertà è il sorso d’acqua limpida e fresca di sorgente, dopo un lungo e tortuoso cammino alla scoperta di sé stessi. È lo sguardo stanco, ma soddisfatto di un padre che vede i progressi di suo figlio. È la carezza d’una madre ad una creatura appena nata. È avere dei valori per i quali combattere, difendendoli a spada tratta tra mille difficoltà, tra i giudizi della maggioranza, senza cedere a compromessi.
La libertà è partecipare al grande gioco, attraversare la vita, non girarci attorno. È il fuoco che arde nel cuore quando ci si sente parte attiva, artefici d’un progetto, che coinvolge, affatica, stimola corpo e mente. La libertà è esistenza pura e pulsante. È rompere la corteccia, abbattere la sovrastruttura, arrivare al midollo, per nutrirsene e trarne forza.
La libertà è andare oltre il recinto ad hoc costruito, è molto di più di un semplice spazio libero. È il senso profondo per cui respiriamo, è lo schiaffo in faccia che rigenera, scuote, spalanca gli occhi. La libertà è lotta, azione, voglia. È la linfa che ti scorre tra le vene e ti fa sentire vivo tra i morti, sveglio tra i dormienti“.
Il giovane rimase esterrefatto. Mai nessuno gli aveva pronunciato parole così perentorie, vigorose, intrise di vissuto. Il vecchio era senza fiato. Accese un’altra sigaretta e fissò il ragazzo che, con gli occhi quasi lucidi, si rimise gli occhiali da sole, per non far trasparire emozioni.
Ora erano uno di fronte all’altro, silenziosi. Il giovane, preso coraggio, tese la mano al vecchio che, con veemenza fuori dal comune per la sua età, la strinse sinceramente, alla vecchia maniera, quasi volesse sigillare un patto tra gentiluomini.
Il ragazzo allora si alzò e, senza proferire verbo, si diresse verso l’uscita del parco, indossando di nuovo le grandi cuffie ed il cappuccio, procedendo, stavolta, con passo più deciso, come rinvigorito da quell’insolito incontro.
Il vecchio rimase, solo a riflettere. Non sa se il giovane farà tesoro di quell’esperienza, delle sue parole, o se, il giorno dopo, dimenticherà l’accaduto. Sa solo che durante quel pomeriggio assolato di metà marzo, in quello che sembrava un giorno banale come tanti altri negli ultimi periodi, aveva avvertito una sensazione che non provava da tempo. Si era sentito nuovamente libero.
Fonte: https://www.weltanschauung.info/
Farsi delle domande è la porta della conoscenza e della comprensione
laddove arrivare alle risposte è ottenere autocoscienza!
Rinnoviamo l’invito a tutti gli Esseri Umani senzienti alla conoscenza ed alla comprensione!
I diritti inalienabili non sono una concessione; sono Diritti che spettano alla persona in quanto essere umano, non dipendenti da una concessione dello Stato.
Fonte: https://www.treccani.it/enciclopedia/diritti-dell-uomo
Sono i principi di diritto che non possono essere messi in discussione.
Appunto, sono inalienabili in quanto sono di tutti e devono essere esercitati e ognuno deve prenderne coscienza e conoscenza !
Per la loro natura, discendendo dal Diritto Naturale, sono antichi quanto l’essere Umano e fanno parte della sua stessa storia, indipendentemente dal periodo storico e culturale e quindi inviolabili !
Questo concetto ha trovato poi la sua collocazione giuridica nei Diritti Universali dell’Uomo (DUDU) già dal 1948 con il riconoscimento dalla maggior parte degli stati accreditati presso le nazioni unite, tra cui l’Italia !
https://www.ohchr.org/sites/default/files/UDHR/Documents/UDHR_Translations/itn.pdf
Vogliamo riportare qui, come ulteriore stimolo, l’ultimo articolo:
Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di
implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare
un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e
delle libertà in essa enunciati.
La stessa costituzione italiana prevede, riconosce e valorizza tali diritti.
https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione
Sono doverose alcune citazioni:
Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle
formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale.
(Note tratte da i codici Esplicati – EDIZIONI GIURIDICHE SIMONE – COSTITUZIONE ESPLICATA)
– riconosce e garantisce: l’ordinamento giuridico non solo prende atto che ad esso preesistono alcuni diritti
inviolabili essenziali (riconosce) anche se non espressamente menzionati dal Costituente (es. diritto alla
riservatezza, alla salubrità dell’ambiente), ma si impegna anche a salvaguardare la titolarità e l’esercizio
(garantisce) senza alcuna forma di discriminazione. In base a tale assunto non è dunque da considerare
l’Uomo in funzione dello Stato, ma lo Stato in funzione dell’Uomo. (Mortati)
– Formazioni sociali: comunità intermedie fra Stato e individuo nelle quali si concretizza il bisogno di
socialità per consentire a tutti di sviluppare adeguatamente la propria personalità. Vi rientrano, fra gli altri, la
scuola, i partiti, i sindacati, e, in primis, la famiglia.
– Doveri inderogabili di solidarietà: posizioni giuridiche di obbligo a contenuto solidaristico che interessano
gli aspetti politici, economici e sociali della vita del Paese ai quali nessuno può sottrarsi. (v. Art. 54 la fedeltà
alla Repubblica).
Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
(le pagine 16, 17 e 18 del volume summenzionato sono più avvincenti di qualunque romanzo, in chiusura riportano: ” L’Art. 3 viene definito il «cuore della Costituzione» perché ne rappresentano una delle sue principali chiavi di lettura…)
Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. (il secondo comma fu voluto espressamente da Aldo Moro, da noi mai dimenticato per la sua grandezza e umanità !)
A proposito degli argomenti trattati successivamente vi condividiamo il seguente video del quale consigliamo la visione: (esprimiamo stima e gratitudine alla scrittrice e giornalista Enrica Perucchietti)
E ancora: ” ❤️Meraviglioso e toccante❤️ Max Del Papa ci porta a riflettere su quello che è successo negli ultimi tre anni: dagli inizi, fino alle ultime sconvolgenti rivelazioni. ‼️Imperdibile‼️”
(esprimiamo stima e gratitudine al canale telegram “Buffonate di Stato” per l’ottimo lavoro svolto ed al giornalista Max Del Papa per la lucida analisi)
https://t.me/buffonatedistato/5939
Ora crediamo di aver ben introdotto alla lettura ed incentivato alla comprensione del post:
Dobbiamo ricordare che la foto inserita nel pdf è quella di Julian Assange nella condizione attuale; egli è per noi il Giordano Bruno dei nostri tempi che non si piega e non ritratta davanti ai suoi torturatori ed inquisitori. Un faro di luce, coraggio e verità !
primo aprile 2023 (ove letto senza pregiudizio può aiutarvi nella comprensione di quanto avviene da molto tempo a danno dei nostri Diritti Inalienabili e che si è palesato apertamente negli ultimi 3 anni)
A degna chiusura godetevi l’ascolto de
Nino nato Musco in amichevole collaborazione con Tommaso nato Cappai, entranbi della stirpe italica.
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